Private Banker Banca Fideuram
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con il consueto battage pubblicitario ha preso il via il collocamento del nuovo bond ENI.
Ritenendo di fare cosa gradita, vorrei condividere con voi alcune considerazioni.
Innanzitutto le caratteristiche dell'emissione.
L'offerta ha preso il via oggi e si concluderà, salvo chiusura anticipata, il 4 ottobre prossimo.
Come già in passato è rivolta soprattutto al pubblico retail e al piccolo risparmiatore nel rispetto della tradizione che vuole ENEL ed ENI impegnate a sostituirsi ai titoli di stato nel portafoglio dei cassettisti italiani.
L'emittente utilizzerà la somma raccolta per la gestione ordinaria e per ristrutturare, allungandone la durata, il debito in scadenza.
L'importo minimo sottoscrivibile, pertanto, è di sole 2 obbligazioni pari a 2.000 euro (naturalmente si possono richiedere importi maggiori).
Le caratteristiche finanziarie sono le seguenti:
durata 6 anni
rendimento da definire sommando uno spread compreso tra 1,80% e 2,80% al tasso mid swap a 6 anni (per il tasso fisso) oppure all'euribor a 6 mesi (per il tasso variabile); in sostanza l'emissione a tasso fisso avrà un rendimento compreso tra il 4% e il 5% mentre l'emissione a tasso variabile partirà con un rendimento cedolare compreso tra il 3,55% e il 4,55%
la tranche a tasso fisso sarà emessa sotto la pari (ma a un prezzo non inferiore a 99) mentre la tranche a tasso variabile sarà emessa alla pari (100)
la cedola verrà corrisposta su base annua per il tasso fisso e su base semestrale per il tasso variabile
i rendimenti, nel rispetto della nuova normativa sulle rendite finanziarie, saranno tassati al 20% a partire dal 01.01.2012
Ed ora alcune considerazioni.
ENI è percepita dal mercato come un emittente solido, in grado di onorare le proprie obbligazioni.
Inoltre il settore cui appartiene (Energetici e Servizi di Pubblica Utilità) è stato solo parzialmente interessato dalle recenti turbolenze che hanno colpito i mercati finanziari.
Sul mercato i rendimenti a 5 anni sono mediamente contenuti al di sotto del 3%, mentre le obbligazioni ENI già presenti sul mercato offrono un rendimento medio intorno al 3,40% per le scadenze a 5 anni e 4% per quelle a 6 anni.
Il prezzo medio dei CDS del settore Energetico per proteggersi dal rischio insolvenza, seppur in aumento rispetto a un mese fa, è comunque tra i più bassi suggerendo che il mercato percepisce come poco rischioso l'investimento nei titoli del settore.
Sicuramente, proprio per attirare maggior attenzione da parte del pubblico degli investitori, l'emissione in oggetto offrirà un rendimento leggermente superiore a quello ottenibile acquistando i titoli già presenti sul mercato.
In conclusione ritengo che si tratti di una emissione adatta a chi voglia inserire nel proprio portafoglio un titolo con un profilo rischio/rendimento tutto sommato interessante, soprattutto per l'investitore che compra questi titoli con l'obiettivo di mantenerli fino a scadenza beneficiando di un disceto flusso cedolare ed esponendosi ad una volatilità contenuta.
Tuttavia, l'investitore che sia alla ricerca di rendimenti più alti sottoponendosi però ad una maggiore esposizione alle oscillazioni dei prezzi (soprattutto in questo periodo) è probabile che trovi più interessanti altri emittenti (penso soprattutto ai bancari e ai titoli di stato).
A disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento,
cordialmente
Piero Patuelli
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